Doodle Boy

“Chi decide chi è normale? La normalità è un’invenzione di chi è privo di fantasia” sentenziava la poetessa Alda Merini e Joe Whale, piccolo talento inglese con la passione innata per i disegni, questa massima l’ha proprio fatta sua.
Proprio i fatidici disegni tanto biasimati dalle insegnanti della scuola, che lo vedevano spesso distratto, sono poi diventati un punto di forza importante all’interno di un corso, dedicato proprio all’arte ed al disegno.
I genitori, hanno sempre incoraggiato il piccolo a continuare, perché per loro era fondamentale sostenere il proprio bambino e fare in modo che seguisse la sua inclinazione e le sue capacità creativo-artistiche naturali.
Grazie alla diffusione di alcuni suoi lavori su Instagram, ad opera dell’insegnante del corso, Joe a soli 9 anni è riuscito ad avere un vero e proprio ingaggio come artista presso il ristorante “Number 4” , a Shrewsbury, cittadina inglese non molto lontana dalla frontiera con il Galles.
Il ristorante, infatti, ha invitato il piccolo a decorare la sala con i suoi disegni.

E così, con circa 12 ore di lavoro, il bambino è stato soprannominato Doodle Boy (doodle: scarabocchio).

Attualmente le sue opere sono presenti sul suo sito e su delle pagine social che mettono in mostra la sua arte particolare.
La storia di questo bambino deve essere da esempio a tutti quei genitori che spesso cercano di imporre una passione ai figli, andando di fatto a spegnere le naturali inclinazioni ed i talenti dei bambini.
SCUPOLA GIOVANNI MARIA

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