Da Chicago alle Ande: aneddoti e curiosità su Papa Leone XIV

Le radici di un pontefice fuori dagli schemi

Robert Francis Prevost – oggi Papa Leone XIV – nasce a Chicago nel 1955, in una famiglia dalle radici multiculturali. La madre, Mildred Martínez, è di origini spagnole e incanta spesso ospiti e sacerdoti con la sua cucina casalinga. Il padre Louis, ex militare della Seconda Guerra Mondiale, ha origini francesi e italiane e svolge il ruolo di catechista laico. In questo ambiente famigliare devoto e ospitale, il giovane Robert cresce respirando la fede: serve come chierichetto e frequenta la scuola parrocchiale, osservando da vicino l’esempio dei tanti sacerdoti ospitati a casa Prevost.

Affascinato dall’ideale comunitario di Sant’Agostino – “In illo uno unum” (*in Colui che è uno, siamo uno*) – entra negli Agostiniani nel 1977. Si laurea in matematica, ottiene un Master in Divinità a Chicago e un dottorato in Diritto Canonico all’Angelicum. Ordinato nel 1982, parte subito missionario per il Perù.

Missionario tra le Ande e l’Amazzonia

Papa Leone XIV in missione in Perù

Dal 1985 serve in missione in Perù per oltre 40 anni, fondando parrocchie, visitando villaggi isolati tra giungla, costa e altopiani. Naturalizzato cittadino peruviano nel 2015, è nominato vescovo di Chiclayo. Viene ricordato come un pastore vicino alla gente, attento alle culture indigene e sempre pronto al dialogo.

Nel 2022 partecipa come mediatore a un incontro istituzionale per evitare una crisi politica in Perù. Questo gesto rivela la sua inclinazione al dialogo e alla riconciliazione, doti che ne hanno rafforzato il profilo anche all’interno della Curia romana.

Uno stile pastorale e umile

Papa Leone XIV durante un incontro

Umile, riservato, profondo: così lo descrivono colleghi e fedeli. Non ama i riflettori e predilige la sostanza alla forma. Come Prefetto dei Vescovi (2023-2025), si è distinto per capacità di ascolto, equilibrio e discernimento, guadagnandosi il rispetto di vescovi di tutto il mondo.

Il suo stile è coerente con l’essere “un padre prima che un funzionario”. Non si è mai considerato un “uomo di potere”, ma sempre un pastore a servizio del popolo. Non a caso, al Conclave è stato percepito come figura di mediazione tra anime diverse della Chiesa.

Passioni e curiosità personali

Papa Leone XIV con una racchetta da tennis

Papa Leone XIV è un ex tennista amatoriale appassionato: amava il rovescio a due mani e giocava spesso durante il periodo in missione. Conserva ancora oggi la sua vecchia racchetta. Parla cinque lingue (inglese, spagnolo, italiano, francese, portoghese) e ha studiato anche il tedesco e il latino.

Laureato in matematica, conserva una mentalità logica e razionale, che unisce al calore umano tipico dell’esperienza missionaria. Il suo volto sorridente dalla loggia di San Pietro e le prime parole pronunciate – “La pace sia con tutti voi” – riflettono il suo stile mite, sobrio e profondamente evangelico.

Un Papa missionario, agostiniano, globale

Con la scelta del nome Leone XIV, evoca un’eredità antica ma con un volto nuovo. È il primo Papa agostiniano dell’epoca moderna, il primo Papa americano, ma soprattutto un pontefice universale, capace di parlare con tutti, dalla giungla peruviana ai palazzi vaticani. Il suo stile? Missione, servizio, ascolto.


Fonti

  • Vatican News
  • Villanova University – Ufficio Alunni
  • Comunità Agostiniana di Trujillo – Cronache interne
  • America Magazine
  • Avvenire
  • Wikipedia (voci Robert Francis Prevost IT/EN)
  • Settimane Sociali – Intervento 2024
  • Interviste rilasciate a EWTN e Vida Nueva
  • Profilo pubblico ufficiale del Dicastero per i Vescovi

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