Jerome Bruner

di | 11 Gennaio 2021

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Jerome Seymour Bruner (New York, 1º ottobre 1915 – New York, 5 giugno 2016) è stato uno psicologo statunitense che ha contribuito allo sviluppo della psicologia cognitiva e della psicologia culturale nel campo della psicologia dell’educazione.

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Biografia

Nato a New York da genitori polacchi di origine ebraica, studiò prima alla Duke University, dove conseguì il BA nel 1937, poi all’Università di Harvard, dove prese il Ph.D. in psicologia nel 1941. Durante la seconda guerra mondiale si occupò di propaganda e opinione pubblica. Lavorò a stretto contatto con Hadley Cantril.

Divenuto in pochi anni uno dei ricercatori statunitensi più importanti in ambito psicologico, nel 1952 diede il via al “progetto cognizione”, un percorso di ricerca che contribuì a rinnovare profondamente la psicologia accademica americana. Portato alla ribalta dal “progetto cognizione'”nel 1956 Bruner raggiunse l’Europa e conobbe il grande psicologo svizzero Jean Piaget. Durante il suo soggiorno europeo, inoltre, venne a conoscenza dell’opera di Lev Vygotskij. Tornato ad Harvard, nel 1960 Bruner istituì il Centro di studi cognitivi, sancendo definitivamente l’affermazione scientifica del “cognitivismo” rispetto al “comportamentismo” allora predominante.

Sempre nel 1960, Bruner s’impegnò in nuovi ambiti di ricerca psicopedagogici. Le sue ricerche in questo campo avevano un’origine sociale. Il lancio del primo Sputnik sovietico, avvenuto in quegli anni, aveva evidenziato un ritardo tecnologico degli Stati Uniti rispetto ai rivali dell’Unione Sovietica e questo aveva portato la società americana a riflettere sull’effettiva funzionalità del sistema scolastico statunitense, ancora fondato sul modello attivista di John Dewey. Così nel 1959, l’Accademia Nazionale delle Scienze si riunì a Woods Hole e la conferenza fu presieduta proprio da Jerome Bruner. Esito della conferenza fu l’uscita nel 1960 del rapporto di revisione del sistema scolastico con il titolo The process of education. La nuova proposta psicopedagogica contenuta nel rapporto fece presto il giro del mondo e nel decennio che seguì Bruner continuò ad approfondire la sua ricerca pedagogica nel filone della psicologia cognitiva.

Nel 1972 Bruner si trasferì alla Oxford University, dove approfondì gli studi precedenti. Ad Oxford ha sviluppato le sue intuizioni sulla relazione tra cultura, mente e linguaggio, producendo risvolti originali come il concetto di negoziazione e la sua psicologia culturale.

Nel 1981 ottenne dall’American Psychological Association il premio E. L. Thorndike per i suoi lavori in materia di psicologia dell’educazione.

Nel 1983 è uscita una sua autobiografia intitolata In search of mind: essay in autobiography.

Nel 1987 gli è stato attribuito il Premio Balzan per la psicologia umana “per aver abbracciato nelle sue ricerche tutti i principali problemi della psicologia umana, su ciascuno portando un contributo originale non solo valido teoricamente, ma altresì atto a trovare applicazione nello sviluppo delle facoltà psichiche dell’uomo” (motivazione del Comitato Generale Premi Balzan).

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