Melania Gaia Mazzucco

di | 11 Gennaio 2021
da Wikipedia, l’enciclopedia libera

Melania Gaia Mazzucco (Roma, 6 ottobre 1966) è una scrittrice italiana.

Biografia

Gli anni giovanili e la formazione
Nasce a Roma, figlia secondogenita di Andreina Ciapparoni e Roberto Mazzucco, anch’egli scrittore. Trascorre l’infanzia tra istituti per la riabilitazione dei bambini, palestre, campi sportivi di Monte Mario (come ginnasta e pallavolista) e teatri off di Trastevere, dove il padre allestisce i suoi spettacoli. Dopo studi classici al Liceo Mamiani nel 1992 si laurea in Storia della Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea presso l’Università la Sapienza di Roma. Fra il 1988 e il 1990 frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, e si diploma in sceneggiatura, dopo aver seguito saltuariamente anche i corsi di montaggio, costume, e fotografia. Esordisce nella narrativa nel 1992, con il racconto Seval, pubblicato sulla rivista Nuovi Argomenti. Fra il 1995 e il 2002 collabora con l’Enciclopedia Treccani, come redattrice della sezione Letteratura e Spettacolo. Nel 1995 scrive, con Luigi Guarnieri, Una pallida felicità. Un anno nella vita di Giovanni Pascoli, vincendo il concorso per opere teatrali inedite indetto dal Teatro Stabile di Torino. La commedia, prodotta dal Teatro Stabile di Torino per la regia di Walter Pagliaro, vince nel 1996 la Medaglia d’oro IDI come miglior opera drammatica italiana.

I primi romanzi e i radiodrammi
Nel 1996 pubblica il suo primo romanzo, Il bacio della Medusa (Baldini & Castoldi), finalista al Premio Strega 1996 e vincitore dell’Oplonti d’argento per l’opera prima. A questo fanno seguito il romanzo La camera di Baltus (Baldini & Castoldi, 1998), di argomento storico-artistico, anch’esso finalista al Premio Strega, e Lei così amata (Rizzoli, 2000), romanzo documentario sulla vita di Annemarie Schwarzenbach, scrittrice, reporter e fotografa svizzera deceduta nel 1942. Il romanzo vince tra l’altro il Superpremio Vittorini, il Premio Napoli e il Premio Bari per la narrativa. Di Annemarie Schwarzenbach in seguito tradurrà la raccolta di racconti orientali La gabbia dei falconi (2007) e ne curerà l’edizione italiana.

Fra il 1997 e il 2001 scrive svariati atti unici e radiodrammi a puntate per Radio Rai, Radio 2 e Radio 3, fra cui La vita assassina (1997), Requiem per la famosa scrittrice Mila B. (1998), Blunotte e Eros per Tre (con Luigi Guarnieri, 1998 e 1999), Dhulan – La sposa (2000), Vita da chef (2001, documentario). Con la regia di Wilma Labate e l’interpretazione di Valerio Binasco, Dhulan – La sposa vince nel 2001 il Prix Italia per il miglior radiodramma europeo e viene radiodiffuso in 7 paesi.

Vita e la conquista del Premio Strega

Del 2003 è il romanzo Vita, che reinventa in chiave fantastica e picaresca la vera storia di emigrazione in America del nonno paterno Diamante e dei suoi amici. Vincitore del Premio Strega, Vita ha grande fortuna anche all’estero. In Spagna ottiene il Premio internazionale Arcebispo Juan de San Clemente di Santiago di Compostela per il miglior romanzo straniero (2004-2005); in Canada è Globe and Mail Book of the Year nel 2005; negli Stati Uniti è segnalato come New York Times Book Review editor’s choice ed è incluso da Publishers Weekly tra i migliori dieci romanzi dell’anno, unico non in lingua inglese.

Da Un giorno perfetto a L’Architettrice
Nel 2005 pubblica Un giorno perfetto (Premio Hemingway e Premio Roma), romanzo corale che racconta ventiquattro ore nella vita di una dozzina di personaggi nella Roma contemporanea. Nel 2009 il libro diventa un film, prodotto da Fandango per la regia di Ferzan Özpetek, con Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari e Stefania Sandrelli.

Le due opere successive sono dedicate alle vite del pittore veneziano Tintoretto e di sua figlia Marietta. Del 2008 è il romanzo La lunga attesa dell’angelo (Premio Bagutta, Premio Scanno, Premio dei lettori Biblioteche di Roma). Esce invece nel 2009 la biografia Jacomo Tintoretto & i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana, con cui l’autrice si aggiudica Premio Benedetto Croce, Premio Pozzale Luigi Russo, Premio Palmi e Premio Comisso per la saggistica.

Nel 2011 seguono altri due importanti riconoscimenti, il Premio Viareggio-Tobino alla carriera e il Premio De Sica per la letteratura, prima del ritorno al romanzo con Einaudi nel 2012. Nel mese di marzo esce Limbo, storia di una donna, maresciallo sottufficiale degli Alpini, reduce da una drammatica missione in Afghanistan (Premio Elsa Morante per la narrativa, Premio Bottari Lattes Grinzane, Premio Giacomo Matteotti). e Premio Nazionale Rhegium Julii Narrativa. Sempre nel 2012 pubblica con Einaudi il romanzo Il bassotto e la Regina (Premio Frignano – sezione Ragazzi).

Nel 2013 pubblica il romanzo Sei come sei. Nel 2016 è la volta di Io sono con te, Premio Letterario Basilicata e nel 2020 con il romanzo L’Architettrice vince il Premio Alassio Centolibri – Un autore per l’Europa e il Premio Stresa.

Collaborazioni
Dal 1997 Melania G. Mazzucco ha scritto articoli, reportage e racconti per il manifesto, Nuovi Argomenti, Il Messaggero, Il Sole 24 ORE, The New York Times, El País, la Repubblica, di cui è collaboratrice. I suoi romanzi sono tradotti in 23 paesi.

Continua su Wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Melania_Mazzucco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *